Rassu, Giovanna and Gavini, Elisabetta and Giunchedi, Paolo (2009) Progettazione e sviluppo di sistemi microparticellari polimerici capaci di veicolare principi attivi, mediante somministrazione nasale, direttamente al SNC. In: Worsar 2009: I Workshop regionale sardo degli assegnisti di ricerca, 24-25 settembre 2009, Cagliari, Italy. [S.l.], [Università degli studi di Cagliari, Direzione per la ricerca scientifica]. Vol. 1. p. 55-56. Conference or Workshop Item.
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Abstract
Obiettivi: Progettazione, preparazione e caratterizzazione in vitro, ex vivo e in vivo di microsfere polimeriche mucoadesive capaci di veicolare direttamente al SNC, in seguito a
somministrazione nasale, molecole quali: i) beta-ciclodestrina (β-CD ) e idrossipropil-betaciclodestrina
(HP-β-CD), potenziali agenti terapeutici contro patologie neurodegenerative, come la demenza di Alzheimer, causate dalla precipitazione e deposizione del β-amiloide (Aβ); ii) Rokitamicina, un macrolide ad attività antiamebica potenzialmente impiegabile nel cura della
meningoencefalite granulomatosa amebica, patologia per la quale non esistono trattamenti farmacologici efficaci.
Metodi: I sistemi microparticellari sono stati preparati con la tecnica dello spray-drying,
utilizzando polimeri mucoadesivi naturali quali chitosano e alginato, come tali o in forma salificata, nonché nuovi derivati semisintetici, i dietilamminometil-(dietildimetilenammonio)n-metilchitosani (EMC). Tutte le formulazioni sono state caratterizzate.
Risultati: Microsfere polimeriche possono essere preparate con successo per spray drying impiegando opportuni parametri preparativi, che condizionano le loro caratteristiche chimicofisiche e, conseguentemente, le proprietà biofarmaceutiche.
Le CDs come tali non mostrano alcuna tossicità cellulare, ma proteggono significativamente le cellule dall’effetto tossico indotto da Aβ. Tutte le formulazioni preparate hanno idonee caratteristiche per la somministrazione nasale e sono potenzialmente impiegabili come carrier per il targeting cerebrale delle CDs.
Le microparticelle a base EMC contenenti Rokitamicina mostrano uguali o spesso migliori proprietà in vitro di quelle di chitosano base. La Rokitamicina come tale, se somministrata in vivo a ratti per via sistemica, è incapace di attraversare la barriera ematoencefalica; tuttavia, se incapsulata in microsfere a base di un sale di chitosano, in seguito a somministrazione nasale, passa sia nella circolazione sistemica che nel liquido cerebrospinale.
Conclusioni: La significatività dei risultati ottenuti stimola a proseguire nello studio formulativo di sistemi capaci di rilasciare il principio attivo in essi veicolato nel neuroepitelio olfattorio ottenendo in tal modo il trasporto diretto al SNC. Tali sistemi potranno trovare applicazione nel trattamento di patologie neurodegenerative per le quali è necessario agire su
specifici recettori cerebrali.
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